Proprietà dell’Argento

Fin dall’antichità l’argento è stato utilizzato, oltre che per la sua bellezza, per le sue proprietà antibatteriche: si era visto, infatti, che questo metallo contribuiva a mantenere salubri le acque e facilitava la guarigione delle ferite, oltre a prevenire le infezioni.

Solo nel 1893 queste conoscenze empiriche furono avvalorate scientificamente. In quell’anno infatti, il botanico svizzero Karl Von Wilheim Nageli pubblicò uno studio che dimostrava le proprietà antibatteriche dell’argento. Nel corso del Novecento sono via via apparsi sul mercato numerosi prodotti farmaceutici che sfruttano queste proprietà, tra cui l’antibiotico Argyrol.

Oggi, di fronte a patogeni resistenti agli antibiotici, l’argento sta riemergendo come un importante agente antibatterico perché svolge un’azione unica nell’attaccare e uccidere microrganismi che provocano infezioni.

Negli anni Novanta, un’équipe di ricercatori di Kyoto studiò l’applicazione degli ioni d’argento a coating su base metallica. Questi ricercatori scelsero la superficie dell’alluminio ossidato come base per il fissaggio permanente degli ioni Ag+. Nasceva così il trattamento G.H.A. (Golden Hard Anodizing).

Gli ioni d’argento (Ag+) esercitano nell’ambiente ad essi circostante un’azione antibatterica molto più efficace rispetto a quella esercitata dallo stesso argento solido, e con costi notevolmente inferiori.

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